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Post post-referendum

novembre 4, 2009

 

alberto sordi

E dai! Volevate mica che Mangrovie accettava l’esito del referendum così, senza commento alcuno?

Sinceramente ci stavo quasi riuscendo, mi ero quasi decisa a pubblicare finalmente il post su Rocco, ovviamente un post hard, ma poi le odierne vicende mattutine mi hanno fatto cambiare idea in modo repentino.

E ora dico la mia!

Insomma, stamattina passavo nelle vicinanze di piazza Walter quando sento quella cantilena marziale che indica un movimento di truppa – suono che mi ha in qualche modo sempre inquietato ma che negli ultimi anni mi fa addirittura rabbrividire.

Insomma, sento una voce che impartisce ordini, un rumore di anfibi in marcia, odo partire la fanfara e subito dopo cantare:

Fratelli, d’Italia

L’Italia s’è desta..

Eeeeeeeeeeeeh????? L’Italia, cioè il popolo italico, cioè il cittadino italiano si è finalmente destato dal suo torpore?

Ora?

Ora che il referendum è sorpassato, bocciato proprio per colpa dell’italica astensione – dovuta, così dicono, alle parole del Landeshauptmann Durnwalder (azzeccattissimo il nomignolo “Rottweiler” affibbiatogli da Beppe Grillo durante il suo discorso la sera antecedente il referendum) che in un improvviso impeto di affetto nei loro confronti svelava loro che un’eventuale vincita del SI avrebbe messo in ginocchio la loro esistenza nonché identità?

Una grossa fetta dei cittadini di madrelingua italiana di questa provincia, coloro che per 364 giorni all’anno si lamentano che si sentono cittadini di serie B, stranieri in terra natale, svantaggiati, inascoltati, repressi, e chissà cos’altro – e tutto ciò grazie al partito di maggioranza nostrano, l’SVP appunto, che regna sovrana – il giorno prima del referendum ha miracolosamente creduto alle parole di colui che gli altri giorno dell’anno è colpevole di tutti i loro guai ed il giorno del referendum non si è presentata alle urne.

Per poi poter riprendere a piangere il giorno dopo, perché qui comandano i tedeschi, decidono loro, spendono i soldi di Roma come cavolo piace loro, bla bla bla.

Bè, cari italiani, vi parlo dalla mia terra di mezzo, come sapete sono un potpourri linguistico e perciò non mi si può accusare di razzismo quando dico:

Cazzi vostri, se proprio volevate destarvi avete perso il treno, continuate a dormire.

La democrazia resterà una parola che si, abbiamo sentito nominare ma no, non sappiamo applicarla.

Demo…che???