Archive for marzo 2010

Bolzano come Teletubbielandia?

marzo 28, 2010

Pedalando sulla ciclabile di Bolzano mi godevo la primavera esplosa nei suoi colori ed odori, gioivo delle verdi gemme che beffando le temperature non proprio primaverili si ergevano verso il cielo terso e mi stupivo della vista libera sul fiume Isarco.

Vista libera grazie alla recente opera di disboscamento a cura della provincia di Bolzano che – volendo proteggere i cittadini di Bolzano (nonché potenziali elettori – specie in via d’estinzione e perciò da tutelare) dalle frequenti e pericolosissime esondazioni cicliche del fiume – sono state eseguite con particolare dovizia, disboscando fino alle radici una zona di lussureggiante ed utile verde. Restano alcuni solitari fusti, ambiti e litigati dai volatili che notoriamente nidificano in questi luoghi. A ricordarci giornalmente di questo ennesimo scempio ambientale restano i mucchi di tronchi e rami da settimane accatastati in riva al fiume, probabilmente messi li ad asciugare visto che il loro destino sarà quello di andare a nutrire qualcuno degli ormai numerosi impianti a biomassa.

Per non rovinarmi la giornata guardo oltre questa “natura morta” ed il mio sguardo cade sui prati al lato della ciclabile, prati verdi dal quale sbucano…narcisi? Mi fermo per guardare meglio. Un prato disseminato di narcisi? Questa poi! Da quando in qua i narcisi crescono spontaneamente nel verde cittadino? Mi sembra di ricordare un posto dove questo succede…ecco: nel paese dei Teletubbies!

Teletubbilandia! Bolzano?

Forse le due realtà non sono poi così diverse!

Non siamo anche noi in balia di goffi pupazzoni imbottiti comandati dall’alto, dall’elogio spesso incomprensibile e dalle azioni ancor meno prevedibili?

Le sedute del consiglio comunale non ricordano forse le lunghe disquisizioni teletubbiane intorno ad un Tubbietoast – spartirlo equamente oppure no? – e come queste fiabesche diatribe non terminano anche le meno didattiche sedute comunali? La torta viene spartita, fa felice alcuni ma si lascia un sapore amaro in bocca ai più.

E forse Po – quello rosso, goffo, sempre un po’ in ritardo rispetto agli altri – non somiglia un po’al nostro primo cittadino dalle guance rubizze e dal ventre prorompente?

Il panorama che si gode dalle finestrelle delle casette dei pupazzoni non somiglia sempre più  al panorama che ci si para davanti quando con lo sguardo osiamo andare oltre la nostra porticina di casa? Un paese piatto, senza alberi ma disseminato di fiori artificiali che dovrebbero colmare il nostro bisogno di verde, dominato da immeritevoli pupazzoni e popolato da gai conigli che saltellano per il paese ignari del futuro che gli attende.

Per fortuna che dal basso si inizia ad udire un movimento, un fremito. La tranquillità del paese dei balocchi,  la cui base appare sempre più traballante, sta per essere scossa…

(continua…)

Abbasso la super-patata!

marzo 10, 2010

Uff!

Tutta sta polemica intorno alla patata OGM, la cosiddetta “super-patata”! Come se fosse la prima volta che una super patata invadesse il suolo europeo! Ma va! Ma l’ultima volta nessuno si è lamentato, eh no! Nessuno a dire: “La super-patata non la vogliamo!” Nessuno che polemizzava e disquisiva sulla nocività della patata di classe superiore! Figurarsi! Accolta a braccia aperte, l’avete!

Ma noi donne già l’avevamo capito che la super-patata non poteva che essere dannosa per l’intero ecosistema. D’altronde era così diversa, così “esotica” – pur facendo parte della stessa razza, così diafana e perfetta – pur essendo anche lei stata creata allo stesso modo delle patate nostrane. Eppure è arrivata, ha invaso il territorio europeo, dopo l’iniziale scetticismo si è fatta amare ed infine è arrivata a fare parte della vita quotidiana di molti di noi: i giovani intraprendenti l’hanno adorata fin da subito e molti si sono legati a lei per la vita, per gli anziani è diventata compagna insostituibile, nutrimento per l’anima, stampella per la difficile quotidianità senile.

Invece noi donne siamo state subito scettiche se non avverse a tale novità. Insomma, già era difficile prima prendere un uomo per la gola, figuriamoci poi, quando – finita la guerra fredda ed aperte le frontiere con l’est – abbiamo dovuto confrontarci con queste bellissime, altissime, biondissime super-patate dagli zigomi alti e dai fianchi stretti!

Ok, possiamo benissimo convivere con le Svetlane ma la patata, il tubero, per intenderci, quella la vogliamo rigorosamente non-OGM.

Esprimete la vostra opinione sul sito http://www.agricolturaitalianaonline.gov.it/content/collectedinfo/24559